Volevano un altro Iraq? Nuove rivelazioni interne sollevano pesanti dubbi sulle indagini per il presunto attacco di Douma (2018). Ne ha parlato Repubblica (!), e ora anche un autorevole reporter alla BBC.
(Gog&Magog, 29 ottobre 2019)
Il presunto attacco chimico a Douma, in Siria, stava per far scoppiare una guerra stile Iraq. La settimana scorsa, Repubblica, prima fra i media occidentali (!), ha finalmente rivelato quanto una gola profonda dell’OPAC (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) va denunciando da mesi, ossia pesanti manipolazioni sull’indagine internazionale, volte a coinvolgere il governo di Damasco e provocare un intervento internazionale.
Ora anche un ex giornalista del Guardian, Jonathan Steele, ha raccontato alla BBC di aver incontrato il whistleblower — con grande imbarazzo del conduttore della radio di stato britannica. Sia lui che la giornalista di Repubblica (Stefania Maurizi), hanno chiesto all’OPCW un commento alle circostanziate accuse. Nessuna risposta, e nessun altro media che approfondisca la notizia (qui trovate lo scarno elenco aggiornato: salvo le testate menzionate sopra, ci sono solo siti di informazione indipendente e i temibili “media del Cremlino”)… benvenuti nel Mondo Libero!
Ecco la trascrizione del passaggio menzionato di Steele (registrato dalla giornalista Caitlin Johnstone) al BBC World Service Weekend del 27 ottobre 2019:
Here's British journalist Jonathan Steele on the BBC saying he was in attendance at the OPCW/Douma panel and witnessed a new OPCW whistleblower say his findings were suppressed on the absence of evidence for chlorine gas use on the scene in Syria. pic.twitter.com/JRdGAEnlVf
— Caitlin Johnstone ⏳ (@caitoz) October 27, 2019
Jonathan Steele: “Ero a Bruxelles la settimana scorsa (…) Ho assistito ad un briefing di un informatore dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. Lui è stato uno degli ispettori inviati a Douma in Siria nell’aprile dello scorso anno per verificare le accuse dei ribelli secondo cui gli aerei del governo siriano hanno lanciato due bombole di gas cloro, uccidendo fino a 43 persone. Egli sostiene di essere stato incaricato di raccogliere campioni nelle aree colpite, e nelle aree non colpite, per verificare se ci fossero derivati del cloro”.
Paul Henley: “E?”
JS: “E ha scoperto che non c’era alcuna differenza fra i campioni da aree ritenute colpite rispetto alle altre. Quindi ha suggerito che non ci sia stato alcun attacco con gas chimici, perché negli edifici dove sarebbero morte le persone non c’era una presenza di sostanze clorurate in eccesso rispetto alle normali strade di altre parti del paese. Io ho mandato tutto questo all’OPCW [OPAC in italiano] per avere un loro commento, mi non mi hanno ancora risposto. Ciò fa intuire che molto di quanto è stato raccontato era propaganda…”
PH: “Propaganda guidata da?”
JS: “Dai ribelli, per cercare di ottenere un attacco USA, obiettivo che effettivamente è stato raggiunto: aerei americani, inglesi e francesi hanno bombardato Damasco pochi giorni dopo l’uscita di queste notizie. E in realtà questo non è nemmeno il primo whistleblower a farsi avanti, è il secondo. Qualche mese fa c’è stata una soffiata fatta trapelare dall’esperto che ha esaminato la balistica dell’episodio, per sapere se queste bombole fossero state lanciate da aerei, valutando i danni dell’edificio e i danni sulle bombole. E ha concluso che la probabilità maggiore è che queste bombole siano state collocate direttamente da terra, piuttosto che dagli aerei”.
PH: “Questa sarebbe stata una grande rivelazione”
JS: “Certo, sarebbe una grande rivelazione…”
PH: “…dato il numero di persone che hanno liquidato ogni dubbio sulla veridicità dei video circolati all’epoca”.
JS: “Beh, non penso che questi due scienziati siano dei politici — non sarebbero stati mandati a Douma dall’OPAC, se avessero avuto forti opinioni politiche. Vogliono parlare alla Conferenza degli Stati membri a novembre, il mese prossimo, ed esprimere le loro opinioni, ed essere autorizzati a presentare pubblicamente le loro preoccupazioni. Poiché hanno cercato di sollevarli internamente e sono stati -così dicono- messi all’angolo, e le loro opinioni sono state nascoste”.
PS sulla vicenda è uscito un approfondito articolo su un sito tedesco, tradotto in inglese.