Elon Musk in guerra totale contro l’immigrazione di massa: serve ai democratici per truccare le elezioni

In questi mesi Elon Musk sta usando il suo nuovo megafono X per esprimere dichiarazioni al fulmicotone sull’immigrazione, citando account, come Libs of TikTok o EndWokeness, considerati di “estrema destra”.

Tra le tante cose, l’imprenditore ha sostenuto (non a torto) che presto gli Stati democratici pignoreranno le case dei cittadini americani per ospitare i clandestini (dopo averli stipati fino al limite in hotel e scuole), e non solo nelle grandi città:


Inoltre, citando (con stupore) un articolo di Bloomberg, nel quale si riporta che il Venezuela abbia drasticamente diminuito il tasso di omicidi  grazie alla “esportazione” dei propri delinquenti (perlopiù verso gli Stati Uniti), Musk ha affermato che le politiche di Biden hanno trasformato l’America in un rifugio per i peggiori criminali del mondo.

Secondo il pezzo di Bloomberg, il tasso di morti violente in Venezuela del 2023 è il più basso da oltre vent’anni a questa parte, ed è prevedibile che il Paese rifiuterà di riprendersi i malviventi che sono andati ad arricchire culturalmente le altre nazioni.

A parere di Musk, “l’America rappresenta solo il 4% della popolazione terrestre e se solo l’1% del resto del pianeta si trasferisse qui distruggerebbe tutti i servizi essenziali“. Il suo scopo dunque sarebbe quello di “far suonare un campanello d’allarme” prima che “l’ondata di clandestini annienti il Paese”.

Tuttavia, negli ultimi interventi il proprietario di X/Twitter ha lanciato accuse ancor più pesanti contro l’Amministrazione democratica, affermando che essa favorisca l’immigrazione selvaggia allo scopo di “importare elettori”, creando così al contempo “una minaccia alla sicurezza nazionale da parte di immigrati clandestini senza documenti“, che porterà addirittura a una tragedia “peggiore dell’11 settembre”.

Per sostenere il proprio attacco, Musk cita un articolo del Daily Mail il quale riporta di come l’amministrazione Biden abbia trasportato segretamente 320.000 migranti negli Stati Uniti per ridurre il numero di attraversamenti al confine, tramite voli charter diretti dagli aeroporti dei Paesi dei “richiedenti asilo” verso città statunitensi.

Secondo il Center for Immigration Studies, che ha scoperto il sistema richiedendo la desecretazione di alcuni documenti, l’operazione sarebbe stata messa in piedi tramite l’uso dell’applicazione CBP One (l’acronimo viene dal nome della Customs and Border Protection, agenzia federale preposta alla gestione dell’immigrazione), che consente a chiunque in possesso di uno smartphone di inviare domanda d’asilo per motivi umanitari ed essere aerotrasportato negli Stati Uniti, dove potrà rimanere per due anni senza alcun documento muovendosi liberamente e avendo anche il diritto di lavorare in maniera regolare.

Ironia della sorte, alcune organizzazioni umanitarie hanno criticato tale sistema perché rappresenterebbe una sorta di “scrematura” all’ingresso, quando invece sembra che funzioni alla grande soprattutto nell’alleggerire il flusso al confine meridionale del Paese, evidentemente troppo appariscente a livello mediatico.

È probabile che quando la campagna elettorale americana entrerà nel vivo, gli interventi di Musk sul punto si moltiplicheranno, portandolo a un inevitabile endorsement per Donald Trump.

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