Barzellette sui negri nel deserto

Tre negri nel deserto trovano un’oasi magica la cui sorgente può trasformarsi in tutto ciò che desiderano. Il primo allora corre incontro all’oasi urlando “soldi”, ritrovandosi in un mare di monete d’oro. Il secondo corre per tuffarsi urlando “donne”, e si getta in una folla di bellissime ragazze bianche. Il terzo prende la rincorsa ma inciampa e prima di tuffarsi verso l’oasi urla “MEEEERDAAAA”.

Due negri nel deserto trovano una macchina magica disposta a esaudire ogni loro desiderio, a patto che possiedano una moneta da inserire nella fessura. Il primo ha casualmente delle monetine in tasca e riesce dunque ad azionare il macchinario fatato, esprimendo il desiderio di diventare bianco e vedendosi immediatamente esaudito. Il suo compagno allora comincia insistentemente a chiedergli una monetina, sentendosi rispondere: “Gira al largo, sporco negro!”.


Un negro nel deserto trova una lampada magica e la sfrega facendo fuoriuscire il genio, che subito gli annuncia di poter esaudire tre desideri. Il negro allora risponde subito: “Voglio diventare bianco, bianco, bianco!!! E voglio tanta acqua, acqua, acqua!!! E voglio vedere tanta figa bianca, tanta figa bianca, tanta figa bianca”. E il genio allora lo trasforma in un bidet.

Due negri stanno correndo come pazzi sui loro cammelli per tutto il deserto. Ad un certo punto un esploratore bianco impressionato li ferma e chiede loro: “Ma dove andate così di fretta?”. Al che i due rispondono: “Mancano già pochi mesi al prossimo Sanremo e siamo stati incaricati di trovare il nuovo vincitore!”.

One thought on “Barzellette sui negri nel deserto

  1. una grande tribu’ di negri si aggira per il deserto, soffrendo la sete e la fame. il signore dei negri li conduce al confine settentrionale nelle terre dei beduini. il capo dei berberi gli va incontro con una piccola armata.
    ‘come avete fatto ad attraversare il confine?’ chiede il capo dei berberi al signore dei negri. ‘molto facilmente!’ dice il negro, ‘il fiume po e’ in secca dall’estate scorsa!’

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