Il rabbino Solomon Friedman è il nuovo proprietario di P0rnhub

Ho preso le informazioni che seguono da articoli di riviste mainstream perché non voglio continuare a ricevere accuse di antisemitismo. Ognuno tragga le proprie considerazioni, e se le tenga per sé.

Il 29 marzo 2023 l’edizione italiana di “Forbes” annuncia che P0rnhub (lo scrivo con uno zero al posto della “o” perché altrimenti vengo demonetizzato, dato che ogni scusa è buona da parte di Adsense per farlo) è stato acquisito (per una cifra non dichiarata) dal fondo canadese Ethical Capital Partners (ECP), il cui nome è espressione della mission stessa, che sarebbe fornire alle aziende “una leadership basata su principi etici”.

Il rabbino Solomon Friedman, avvocato penalista e socio fondatore di ECP, ha dichiarato di esser subentrato alla precedente società, la MindGeek (ora Aylo), colosso della p0rn0grafia online, per inaugurare “una nuova era all’insegna della trasparenza” e favorire un nuovo approccio al settore, che superi lo “stigma” in verità dovuto soprattutto alla pubblicazione sui siti posseduti da MindGeek di video di stupri e abusi su minori, per i quali sono in corso dei processi negli Stati Uniti.

Secondo un’inchiesta del Financial Times, il fatturato annual di MindGeek si aggirerebbe tra i 460 e i 480 milioni di dollari. Il contributo “etico” del rabbino si ridurrà sostanzialmente a quello di “implementare la tecnologia” per il controllo dell’età, dell’identità e del consenso dei soggetti che compaiono nei video caricati sulla piattaforma:

“Vogliamo che questa piattaforma sia non solo la più sicura e rispettosa della legge nel settore della p0rn0grafia, ma anche, naturalmente, che faccia da apripista nel suo complesso. Non c’è nessun altro sito per adulti in cui la gente possa stare più tranquilla che il materiale di cui sta godendo sia lecito, offerto consensualmente e prodotto responsabilmente da autori di contenuti protetti da una serie di strumenti, sia online che offline”.

Nonostante gli scandali, Friedman è intenzionato a utilizzare l’enorme pubblicità di cui gode il sito per promuovere un dialogo pubblico sul “benessere sessuale” nella nostra società: “Siamo orgoglioso del lavoro fatto finora da questa società, sia in termini di offerta -una piattaforma per adulti consenzienti-, che di libertà di condivisione e utilizzo dei contenuti”.

Il rabbino Friedman sfortunatamente già nel giugno scorso ha ammesso con la stampa che anche la nuova versione “etica” di P0rnhub non è comunque in grado di verificare in modo affidabile l’età e il consenso, e sincerarsi di conseguenza che i video da cui si trae profitto non siano illegali.

Laila Mickelwait, fondatrice di Traffickinghub, organizzazione che invoca la chiusura di P0rnhub e l’arresto dei suoi dirigenti, negli ultimi mesi ha taccciato l’iniziativa della Ethical Capital Partners di essere una “farsa disgustosa” e affermato che “è come se il cartello di Medellin venisse acquistato dalla Totally Not Crime LLC“.

La Mickelwait ha riportato le indiscrezioni di una “talpa” -ancora tutte da verificare- riguardo le perversioni di Friedman (incesto e sesso non consensuale), mentre di recente ha denunciato alcune dichiarazioni della nuova “portavoce” di P0rnhub, la p0rn0attrice Asa Akira, la quale oltre a ironizzare frequentemente sulla questione dello stupro e avrebbe dichiarato di voler fare sesso con un tredicenne (lasciando intendere, forse ironicamente, di averlo già fatto senza conseguenze penali).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.