Quanto ha guadagnato il generale Vannaci col suo libro?

La stampa si sbilancia sul calcolo delle royalties ottenute dal generale Vannacci per il suo libro autopubblicato su Amazon, Il mondo al contrario (da qualche settimana in testa alla classifica dei libri più venduti del portale). Una cifra esatta si può stabilire solo conoscendo l’ammontare di copie vendute (di cui al momento è al corrente solo l’Autore), tuttavia si può stimare un guadagno netto di circa il 32% a esemplare, quindi poco più di 6€, numero che si ottiene sottraendo i costi di stampa fissi (0,75 € + 0,0012 € x pagina, e quelle di questo libro sono 373) per il formato scelto dal generale (il più semplice) al prezzo di vendita (attualmente 19,76 €).

Dunque, se assumiamo che il Generale abbia venduto anche solo 100.000 copie (ma in verità potrebbero anche essere il doppio), siamo sull’ordine degli oltre 600.000 euro. Dico tutto questo da pubblicatore seriale di Amazon con oltre un anno di esperienza che è riuscito a sottrarre ai lettori fior di quattrini ricavando per ogni copia venduta una media di 2,50€ (ma ho smesso subito di fare i conti della serva per buon gusto).

Con questo calcoli, a differenza della stampa mainstream, non vorrei insinuare che Vannacci abbia anche solo per un attimo pensato di “fare i soldi” col suo volume, che probabilmente avrà “promosso” semplicemente segnalandolo su qualche sua pagina social, o regalando copie ad amici e parenti.

Il “disastro” lo ha creato tutto la cupola parapiddina che controlla il mercato editoriale in Italia, e che dopo anni di propaganda bibliofilia ora si scandalizza che gli italioti finalmente leggano un libro (e infatti è corsa ai ripari segnalando gli errori e le scopiazzature del Generale, quest’ultima una pratica di cui i veri maestri sono i loro stessi mostri sacri). Addirittura il “Corriere” ha incaricato linguista Massimo Arcangeli (candidato alle ultime elezioni con De Magistris) di “contare le virgole” (letteralmente) del volume, per poi consentire a Paolo Di Stefano di “collegare il trionfo del Mondo al contrario con il dato Istat più drammatico, quello relativo al bassissimo grado di istruzione riscontrabile nel nostro Paese“, come a dire che gli italiani analfabeti hanno finalmente trovato il loro “Vangelo” dell’ignoranza

Personalmente ho trovato le opinioni del Generale una prosecuzione del boomerpostaggio con altri mezzi; tuttavia non mi sento di esprimere giudizi snobistici sui contenuti, né considerazioni dietrologiche sulle motivazioni di tale “successo”. Penso che tutto possa essere ricondotto al “sistema” italiano: in questo Paese la curtura appartiene alla “sinistra” che decide anche cosa debba essere curtura a “destra” (Pippo Franco, Povia, Jerry Calà, Pino Insegno ecc – comunque tutti miei intellettuali di riferimento).

Nel caso specifico, poi, nello “scandalo editoriale” si è naturalmente innestata la volontà di mettere in difficoltà un governo “fascista, razzista e omofobo” che in realtà perlopiù passa il tempo a fare quelle cose che il Partito Democratico non è riuscito per mancanza di consenso (la famosa storia dello “scacco matto ai sinistri”). Insomma, se la cantano e se la suonano, e pur di dimostrare che le loro convinzioni riguardo a un popolo italiano barbarico, arretrato e puzzone siano esattissime, finirebbero persino per favorire un “golpe degli ignoranti”.

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