Emmanuel Macron ha avuto l’ennesimo “momento donna” passando, nei confronti del conflitto ucraino, da una posizione estrema (smantelliamo la NATO; non umiliamo Putin) all’altra (mandiamo soldati a Kiev e chi non ci sta è un codardo) in breve tempo. È chiaro che poi uno comincia a pensar male, in specie nel momento in cui un atteggiamento da “checca pazza” può davvero portare il mondo sull’orlo dell’apocalisse nucleare.
Del resto il Presidente francese non è nuovo a queste boutade istituzionali, a volte dovute semplicemente al fatto che ad onta della sua fama di “re filosofo” (lo spacciano discepolo di Paul Ricœur, ma alla fin fine l’unico merito accademico che può vantare è essersi fatto sedurre dalla sua insegnante di liceo), si esprime come un buzzurro e un parvenu: per esempio, quando ha affermato di voler emmerder i non vaccinati, espressione che ha mandato in tilt la stampa internazionale; oppure (sempre per fare gli esempi più recenti) quando ha fatto scoppiare una crisi diplomatica tra Unione Europea e Albania inventandosi che la Francia avrebbe potuto sospendere unilateralmente l’accordo per l’abolizione del controllo dei visti per i kosovari, mentre al contrario lui stava solo invitando Tirana e Belgrado ad alleggerire le tensioni reciproche (per chi volesse capirci qualcosa, invito a leggere -in inglese- questo articolo).
Sorvolo poi l’approccio di Macron alla questione israelo-palestinese e più in generale a quella dell’islam politico, poiché il suo atteggiamento schizofrenico da una parte ha umiliato lo storico ruolo di mediatrice della Francia nell’area mediorientale, e dall’altro ha esposto l’intera Europa al pericolo di ritorsioni sempre per la sua esuberanza retorica e i suoi numerosi “ticchi” diplomatici. Lasciamo da parte anche la gaffe colossale dell’annuncio dell’avvento della Bestia infilato in una serie di banalissime dichiarazioni su terrorismo e pandemia, un’affermazione che ha scatenato -in modo più che meritato- le fantasie “complottiste”.
Dimentichiamo però tutto questo per concentrarci sul problema dell’ora presente: Emanuela la Pazza ora vuol fare il falchetto contro Mosca sobillando gli alleati del famigerato “Triangolo di Weimar” (un altro luogo non era possibile?), cioè Germania e Polonia, a progettare l’invio di truppe europee in Ucraina.
Durante un suo discorso del 5 marzo a Praga, Macron, peraltro continuando a definire la Cechia come République Tchèque (nonostante il cambio di nome sia ormai ufficiale anche in Unione Europa da quattro anni), è arrivato al punto di accusare “una parte d’Europa” di codardia e vigliaccheria (lâcheté).
Emmanuel Macron being brutally honest in Prague today:
“Who launched the war in Ukraine? Vladimir Putin. Who threatens us, whatever we do whatever we say, with nuclear weapons? President Putin.
If every day we explain what our limits are in the face of someone who has none and… pic.twitter.com/vP5NalKQ8d— Julien Hoez (@JulienHoez) March 5, 2024
L’attuale Ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, un anno dopo aver ripreso Macron per aver parlato di “vassallaggio” dei Paesi europei nei confronti degli Stati Uniti, ora si trova a dover replicare a uno sclero dal tono opposto: “Non è proprio il caso di parlare di inviare soldati e porre tale questione in termini di coraggio”.
Si noti peraltro che, nonostante i numerosi errori della leadership teutonica, a volta coincidenti con una evidente inanità geopolitica, va ammesso che Berlino in questo periodo stia esprimendo una posizione sempre più netta, a volte anche causando volutamente incidenti diplomatici (come quando Olaf Scholz ha affermato che la Germania non può avere lo stesso ruolo di Francia e Inghilterra nel conflitto ucraino nel momento in cui non ha inviato occultamente addestratori o personale tecnico).
Alla fin fine, uno deve ridursi, come si diceva all’inizio, a pensar male, e ipotizzare che l’attuale delirio macroniano derivi dal rilancio delle dicerie riguardanti l’identità sessuale di sua moglie, che in Francia avevano generato un caso politico con tanto di processo alla chiaroveggente Amandine Roy e alla giornalista Natacha Rey, autrice di una sterminata inchiesta per “Faits et Documents”, la rivista fondata da Emmanuel Ratier, ultimo decano della grande scuola del complottismo transalpino (che parte dal pensiero controrivoluzionario della fine del XVIII secolo).
Secondo i dietrologi (absit iniura verbis), la signora Macron sarebbe in realtà suo fratello Jean-Michel Trogneux, enigmatica figura di militante ante litteram LGBTQ del Groupes de Libération Homosexuelle, del quale a partire dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso non esistono più tracce (nemmeno fotografiche) e che quindi, una volta completata la “transizione”, sarebbe ricomparso sulle scene come Brigitte.
Un caso che sarebbe dovuto rimanere nell’ambito delle riviste scandalistiche francesi ha assunto ora dimensioni internazionali in virtù dell’interesse della destra americana, nei cui cuori esso ha attualmente rimpiazzato la convinzione che invece fosse Michelle Obama il “vero uomo” del sinistrismo globale. C’è chi come la giornalista Candace Owens, volto celeberrimo dei conservatori d’oltreoceano, è giunta a dichiarare di voler “scommettere la mia carriera sul fatto che Brigitte Macron sia in realtà un uomo”:
▶️ @RealCandaceO #JeanMichelTrogneux is a cold case. Macron was 14. https://t.co/2xNjiJ8sEB pic.twitter.com/XqZc6Ni42V
— Faits & Documents (@faitsetdocs) March 11, 2024
A parte che la relazione tra i due è già di per sé censurabile (almeno per come è iniziata, ma ovviamente non si può nemmeno affermare a mezza voce per motivi politici), il fatto è che invece di farsi una risata e pubblicare qualche foto, la famiglia Macron risponda con querele e piagnistei sulla loro “intimità violata” fa nascere più di un sospetto, almeno sulle modalità in cui certi personaggi gestiscano le relations publiques nel momento stesso in cui si dichiarano campioni di tale “specialità” (a dirla tutta quasi esclusivamente in virtù del loro egocentrismo).
In ogni caso l’atteggiamento del Presidente francese è così demenziale da legittimare qualsiasi sospetto nei suoi confronti, anche in uno scenario da La moglie del soldato (tanto per restare in argomento trans&soldati) nel quale sia intenzionato a coprire i suoi eventuali problemi personali con qualche pericoloso fuoco d’artificio.
Scusate,
ma i figli di Brigitte?!?
Michelle Obama ha pubblicamente ringraziato (anche in delle pagine della sua pagatissima – mi sembra di ricordare DECINE DI MILIONI DI $ DOLLARI $- autobiografia) LE SIGNORE CHE HANNO PORTATO avanti per conto suo le sue gravidanze. Invece si era tanto scritto a suo tempo che Macron aveva dei figliastri più grandi di lui.
Sapevo della famosa domanda “perché non esistono foto di Michelle Obama incinta?”
Quindi la verità “ufficiale” sarebbe che ha usato utero in affitto?
Ad ogni modo, esistono foto di Brigitte Macron incinta?
Sì.
Michelle OBAMA ha pubblicamente ringraziato le signore che le hanno “prestato” l’utero.
Circa Brigitte Macron i suoi figli sono più anziani del marito, pertanto si tratterebe di foto di diffiicile reperimento .
Vorrei credere citando Holderin, che dove il pericolo è maggiore c’è la salvezza. L’ipotesi – tutt’altro che remota – di essere spediti a farsi macellare in Ucraina possa far sobbalzare e aprire gli occhi alla gran parte della popolazione occidentale e soprattutto a tanti maschi rimasti ancora titubanti e inebetiti. Che si rendano conto che presto riceveranno lettere di spedizione al fronte per difendere i “valori” ben rappresentati da questo seduttore precoce di maestre.
Vuoi morire per la loro guerra o cadere per la tua guerra?
https://www.youtube.com/watch?v=znvD68vVVqE
http://www.unavox.it/Documenti/Doc1568_Williamson_9_marzo_2024.html#su