Amazon e il giudaismo internazionale

Come i lettori più affezionati sapranno, questo blog ha ottenuto una “sponsorizzazione” da Amazon e può dunque usufruire della possibilità di pubblicizzare prodotti attraverso i cosiddetti “link di affiliazione”: chi effettua un acquisto cliccando su essi garantirà al proprietario di questo blog una parte degli introiti (anche questo post, peraltro, contiene link sponsorizzati).

Tuttavia, nonostante ora siamo al 100% dalla parte del colosso dell’e-commerce, un vero e proprio gigante buono dello scambio mondiale, dobbiamo segnalare che sul suo sito sono presenti anche volumi piuttosto controversi: per esempio, alcuni tomi di denuncia del giudaismo internazionale.

Naturalmente la prima reazione sarebbe quella di invocare la rimozione immediata, ma essendo noi dalla parte del libero mercato e dunque anche del libero commercio di idee, crediamo che la soluzione migliore sarebbe quella di accaparrarsi le poche copie disponibili sul portale e far risultare così i volumi non più disponibili. Il pensiero si combatte col pensiero, non con i soldi (in ogni caso acquistando i libri dai link al mio blog io riceverò una piccola parte degli introiti, non so se ve lo avevo detto – questa volta è pure a fin di bene!).

Emmanuel Malinsky & Léon De Poncins
La guerra occulta
(Arktos, 1979)

La guerra occulta. Armi e fasi dell’attacco ebraico-massonico alla tradizione europea
(Edizioni di Ar, 2009)

“La Guerra Occulta è il testo esemplare di un metodo storiografico impegnantesi nell’indagine della “terza dimensione” della storia, cioè nella ricerca delle cause autentiche e delle intelligenze direttrici nascoste dietro la facciata degli avvenimenti manifesti. L’applicazione di tale metodo presuppone che si oltrepassi l’orizzonte delle cause apparenti: economiche, sociali, morali, ecc… e degli ambienti visibili: le classi, le grandi individualità, ecc… per giungere a considerare il piano metastorico su cui si verifica lo scontro tra forze del Cosmos e forze del Caos. È una prospettiva questa, che gli autori hanno ereditato dalla migliore storiografia cattolica, ma che è implicita, in maniera più organica e meno frammentaria, in tutte le forme rivestite dall’insegnamento tradizionale” (Nota editoriale).

“[…] Il maggior difetto di questa opera risulta per certi versi il suo maggior pregio: è faziosa. O meglio, ponendo il focus d’attenzione sul percorso che dal giacobinismo ha portato al bolscevismo, individua quasi esclusivamente nel giudaismo internazionale e nella massoneria i due maggiori registi occulti dietro le quinte di una gigantesca messa in scena, che intende distruggere l’istituzione tradizionale legittima sopravvissuta in occidente: il Cattolicesimo” (Azione Tradizionale, 17 nov. 2018)

Gian Pio Mattogno
Il giudaismo internazionale
e le origini della Seconda Guerra Mondiale
(Effepi, 2012)

“Il primo dogma storiografico imposto dai vincitori dopo il 1945 fu quello della responsabilità della Germania nazionalsocialista nello scatenamento della Seconda Guerra Mondiale, ben confezionato nel processo farsa di Norimberga e poi ripreso pappagallescamente da tutti gli storici e pubblicisti. La pubblicistica dei vincitori, infatti, non è altro che la trasposizione sul piano storiografico e giornalistico dei capi d’imputazione presentati a Norimberga a carico dei vinti. Attribuendo ai soli tedeschi la responsabilità del conflitto assolveva i vincitori da ogni colpa, distoglieva lo sguardo dai veri responsabili e rendeva più accettabile il dominio mondiale delle oligarchie ebraico-capitalistiche uscite vincitrici dal conflitto” (Nota editoriale).

Gian Pio Mattogno
La non-umanità dei gojim nel Talmud e nella letteratura rabbinica
(Edizioni all’insegna del Veltro, 2011)

Eventi geopolitici quali l’emigrazione sionista nel territorio palestinese e la proclamazione dello Judenstaat preconizzato da Theodor Herzl sono stati sorretti, sul piano ideologico, da dottrine di diversa matrice. È noto che nel progetto sionista confluirono sia un nazionalismo ebraico contiguo alla dottrina colonialista del “fardello dell’uomo bianco”, sia quell’orientamento “socialista” che suscitò inizialmente il sostegno politico, diplomatico e militare delle “democrazie popolari” e non ha mai cessato di attirare le simpatie di molti marxisti europei.
Tuttavia la natura più profonda del sionismo affonda le sue radici nella cultura religiosa del giudaismo, quella cultura che per secoli è stata custodita dalla letteratura rabbinica (Talmud, Tosefta, Midrash, Zohar). Tale letteratura contiene una quantità di prescrizioni ostili ai gojim (i non ebrei), descritti come idolatri spregevoli, dissoluti, empi ed impuri, che è lecito e doveroso discriminare, ingannare, derubare e perfino asservire e annientare.
La ricerca di Gian Pio Mattogno, che prende in esame tutti i passi contenenti prescrizioni di questo genere, è suddivisa in tre capitoli (I. La non umanità dei gojim nel Talmud e nel Midrash; II. La non umanità dei gojim nello Zohar e nei commentari rabbinici; III. La donna non ebrea nella letteratura rabbinica) e tre Excursus (I. I fondamenti teologici del giudaismo e il non ebreo; II. Il significato di “uomo” (adam) nella Bibbia e nella letteratura rabbinica; III. La dottrina ebraica dell’anima e il non ebreo).

(“Eurasia”, 21 Luglio 2011)

Iustinas Bonaventura Pranaitis
Il talmud smascherato
(Omnia Veritas, 2018)

“Molte persone interessate nella questione ebraica sono solite chiedere se ci sia o no qualcosa nel Talmud che non sia bello e sublime e completamente estraneo a qualsiasi espressione che possa sembrare odio verso i cristiani. La confusione di opinioni a questo riguardo è talmente grande che, a sentire coloro che trattano l’argomento con tanta apparente saggezza, si penserebbe che stessero parlando di una razza antica e lontana dai nostri tempi, e non del popolo di Israele che vive in mezzo a noi secondo un codice morale immutabile che continua anche oggi a regolare la loro vita religiosa e sociale. Stando così le cose, ho intrapreso il compito di dimostrare ciò che veramente insegna il Talmud a proposito dei cristiani, per potere in tal modo soddisfare i desideri di coloro che vogliono conoscere questa dottrina da fonti originali. A questo scopo, ho tradotto i più noti libri talmudici che fanno riferimento ai cristiani e ho disposto queste fonti in ordine tale da dare una chiara idea dell’immagine del cristiano che il Talmud presenta agli ebrei” (Nota editoriale).

Igor Šafarevič
La setta mondialista contro la Russia
(Edizioni all’insegna del Veltro, 1991)

Un lungo saggio pubblicato nel numero di giugno della rivista “Nas sovremennik” (Il nostro contemporaneo) dal titolo indicativo di Rusofobija (Russofobia). Ne è autore Igor Safarevic, matematico insigne, membro dell’Accademia delle Scienze dell’URSS e di molte istituzioni straniere, tra cui la nostra Accademia dei Lincei (Giampaolo Gandolfo, “Il Secolo XIX”, 24 settembre 1989).

Safarevic denuncia l’arrogante egoismo degli ebrei, la loro attitudine a isolarsi sprezzantemente dall’ambiente nazionale e sociale in cui vivono, la loro capacità di mobilitare, per il perseguimento dei loro interessi, vasti settori della comunità internazionale (Sergio Romano, I falsi Protocolli, Milano 1992, p. 130).

Gianantonio Valli
I complici di Dio
(Effepi, 2015)

“Esce con titolo I complici di Dio. Genesi del Mondialismo, presso l’editrice Effepi, un’opera sterminata di Gianantonio Valli. Si tratta di un testo di oltre 4000 pagine che l’editore ha potuto pubblicare solo nel cd-rom che accompagna il volume cartaceo introduttivo di 146 pagine. Non sarebbe stato possibile altrimenti. L’Autore avverte poi che il miglior metodo per leggere la sua opera costata venti anni di lavoro è la lettura sequenziale, pagina dopo pagina, anche se un motore di ricerca integrato nel pdf consente facili ricerche” (Nota editoriale)

Giovanni Preziosi
Giudaismo Bolscevismo Plutocrazia Massoneria
(Mondadori,1941)

Giudaismo Bolscevismo Plutocrazia Massoneria
(Effepi, 2016)

“Dal giorno in cui Mussolini prese le redini del potere, e salvò la sua patria dal caos in cui l’avevano immersa i politicanti ebraizzati che governavano il paese, la stampa colse tutte le opportunità per diffamare la sua personalità e la sua opera. Periodicamente si è alzato il grido che i giorni di Mussolini erano contati e che di ora in ora bisognava aspettarsi il ritorno alle condizioni normali in Italia. È inutile dimostrare che quest’ora non è giunta, ed. è irritante spiegare per le lunghe perché queste normali condizioni non sono state riprese. Non sappiamo che cosa significhi condizioni normali, a meno che non s’intenda il governo dei politicanti dell’ebraismo contro il quale Mussolini ha le sue obbiezioni da far valere. […] Che cosa ha fatto Mussolini per seminare tanti torbidi nel mondo giornalistico? EGLI PREPARA DELLE LEGGI PER SOPPRIMERE LA POTENZA DEL GIUDAISMO E DELLA MASSONERIA GIUDAICA IN ITALIA, UNA POTENZA CHE E UN GRAVISSIMO PERICOLO PER GLI ITALIANI” (Dall’Introduzione)

Julius Streicher
Lotta contro il nemico mondiale. Discorsi dal Kampfzeit
(Thule Italia, 2020)

“Julius Streicher nel novembre del 1918 raccolse attorno a sé alcuni ex ufficiali. Nel 1919 parlò in veste di oratore nelle assemblee comuniste-bolsceviche a Norimberga. Nel 1920 si recò in molte città del Reich esortando al socialismo tedesco. In questo libro ho raccolto un certo numero di discorsi dal Kampfzeit” (Nota editoriale)

Gianantonio Valli
Giudeobolscevismo. Il massacro del popolo russo
(Edizioni Ritter, 2014)

“Se la storia ebraica riflette sempre il tema che il popolo di Israele è il popolo scelto da Dio per redimere il mondo, è vero che questo popolo deve essere un partner attivo, nelle imprese umane come in quelle divine. Per questo, nel XIX e XX secolo, impazienti, senza attendere l’arrivo di quel Messia che avrebbe liberato l’umanità, gruppi sempre più numerosi di ebrei, fidenti nelle nuove Tavole laicizzate da Marx, diedero vita al più atroce tentativo di distruggere il mondo reale. Questo ponderoso saggio documentale mette in evidenza, senza possibilità di dubbio o confutazione, come dietro al bolscevismo, come dietro a ogni comunismo che tra le due guerre cercò di incendiare l’Europa, ci sia stata la longa manus ebraica non solo ideologica ma anche organizzativa, e non tanto a livello dei sottufficiali, quanto proprio a livello degli ufficiali superiori.
Attenzione: il presente volume ripropone la specifica sezione russa della più ampia e comprensiva opera Dietro la bandiera rossa. Il comunismo, creatura ebraica, anche se con le dovute correzioni e gli aggiornamenti occorsi nei tre anni seguiti alla sua pubblicazione”. (Nota editoriale)

Gianantonio Valli
Trafficanti di sogni. Hollywood, creatura ebraica
(Effepi, 2015)

“Le sei maggiori case hollywoodiane, l’oligopolio che controlla e gestisce ancora oggi la filmografia a livello planetario, non solo sono state fondate con i soldi delle banche ebraiche, ma tutte sono nate da imprenditori ebrei: Paramount (Zukor), Warner Bros (Warner), Loew-MGM (Mayer), Twentieth Century-Fox (William Fox), Universal (Laemmle), Columbia (F.lli Cohen)” (Dall’Introduzione)

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