Elon Musk ora sostiene il Pizzagate

Elon Musk ha appena postato un meme in cui la carriera di Barack Obama viene rappresentata come un effetto domino che parte dal ritiro del suo principale avversario per la corsa al Senato, Jack Ryan, caduto in disgrazia per uno scandalo sessuale rivelato dalla moglie durante la causa di divorzio (voleva convincerla a frequentare dei club sadomaso), e finisce con delle “presunte orge omosessuali a base di droga”.

Il senso del meme in sé non sarebbe nemmeno troppo “esplosivo”, dato che allude all’ironia della sorte rappresentata dalla carriera di un politico giunto alla Casa Bianca anche grazie alle “disavventure” a luci rosse di uno dei suoi contendenti che ora rischia di essere travolto da una serie di testimonianze riguardanti la sua condotta sessuale.

Oltre, infatti, alle lettere rivolte a una sua ex fidanzata in cui confessava fantasie omosessuali, in queste ore stanno ritornando a galla le accuse di un certo Larry Sinclair che, appena intervistato da Tucker Carlson proprio su X (dunque con una sorta di patrocinio indiretto dello stesso Musk), ha dichiarato (come fa dal 2008) di aver fatto sesso con Obama sotto effetto di crack nel 1999.

La “bomba” è che Musk ha deciso di aggiungere l’icona di una pizza al meme, alludendo in maniera fin troppo chiara al cosiddetto “Pizzagate”, una teoria del complotto nata durante la campagna elettorale americana del 2016 che voleva la Fondazione Clinton, con l’appoggio di alcuni lobbisti democratici (come i famigerati fratelli Podesta), al centro di un traffico internazionale di minori che aveva come centro direzionale una pizzeria di Washington (il nome dello scandalo si riferisce infatti all’utilizzo dell’espressione in codice “pizza” da parte degli individui coinvolti).

Dalle email fatte trapelare da Wikileaks ce n’è una, in particolare, che coinvolgerebbe l’allora Presidente: il 14 maggio 2009 l’esperto di sicurezza della Casa Bianca Fred Burton informava i suoi colleghi della Stratfor (organizzazione che offre consulenze su intelligence e politica internazionale ad aziende ed enti istituzionali) che “Obama avrebbe speso circa 65.000 dollari dei contribuenti per farsi portare della pizza e degli hot dog da Chicago“. Il riferimento alla pizza ha consentito ai “complottisti” di interpretare il messaggio come un crittogramma, nonostante il contesto non offrisse chissà quali appigli per  una tale lettura.

La convinzione che il leader democratico sia omosessuale e che, tra le altre cose, abbia sposato un uomo di nome “Michael” (cioè Michelle) è molto diffusa in quell’area a cui i media si riferiscono con la sigla QAnon. Anche il recente annegamento del cuoco personale degli Obama in un lago nei pressi della loro reggia di un lago di Martha’s Vineyard è stato collegato a qualche “oscuro segreto” del primo Presidente afroamericano.

Rifacendosi esplicitamente a quella galassia, Elon Musk sembra voler offrire il destro ai suoi ormai numerosissimi nemici che lo accusano di aver trasformato Twitter in un letamaio nazi-complottista. Non so dove voglia andare a parare, ma mi auguro non si faccia troppo male.

2 thoughts on “Elon Musk ora sostiene il Pizzagate

  1. Ho letto il tuo articolo sul pizzagate di 6 anni fa. Era scritto prima della scandalo Epstein, adesso lo scriveresti uguale o cambieresti qualcosa? O ho fatto male i conti e mi sono perso qualche layer di ironia?

  2. Salve, accodandomi all’ultimo messaggio potrei anch’io chiederle inoltre un parere sui lavori di John Canales, meglio conosciuto sulla rete con lo pseudonimo Mouthy Buddha, segnatamente su quanto viene esposto nella serie PG e quella sull’EHT creata dallo stesso. Le lascio in calce il collegamento al canale BitChute dove troverà tale materiale pronto per essere visionato.

    https://www.bitchute.com/channel/wnuZEpMvRZs6/

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