Giorgia Meloni al G20: sguardo perso, occhi lucidi, volto pallido, naso che cola, senso di agitazione

Durante il G20 tenutosi a Nuova Delhi tra il 9 e 10 settembre, sembra che Giorgia Meloni abbia tenuto un contegno non del tutto consono all’occasione, sia nel corso dei suoi interventi (tono sommesso e atteggiamento impacciato, forse a causa della necessità di esprimersi in lingua inglese), sia alla conferenza per fare il “punto della situazione” (voce impastata ed espressioni facciali piuttosto singolari) che nell’incontro con la stampa, dove la premier si è presentata trafelata e infastidita (in tal caso forse perché prevenuta -non del tutto a torto- verso i probabili attacchi gratuiti degli imbarazzanti giornalisti italiani).

In particolare, ci sono alcuni momenti dell’intervento alla fine dei lavori che hanno lasciato scettico più di un osservatore: c’è chi ha notato delle caratteristiche equivoche nel portamento della Meloni, come lo sguardo perso, gli occhi e sgranati lucidi, il pallore del volto, il naso che cola e, più in generale, un senso di agitazione e nervosismo (qui il video completo).

Questo tipo di condotta rappresenta forse un sintomo di quella forma particolare di “sindrome da esaurimento professionale” che pare ultimamente colpisca sempre più spesso le personalità politiche sotto enorme stress, come, per fare un esempio tra tanti, il leader ucraino Volodymyr Zelenskij, talvolta colto in condizioni simili nel corso delle sue numerosissime “videoconferenze”?

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