I talebani ripristinano la lapidazione delle adultere

Sui media occidentali si torna a parlare di Afghanistan per la scelta da parte dei talebani di reintrodurre la lapidazione pubblica delle adultere, anche se, come affermano gli attivisti per i diritti umani, questo “ritorno alla barbarie” è stato fondamentalmente reso possibile “dal silenzio della comunità internazionale”.

Sì, beh, dopo vent’anni di guerra gli Stati Uniti avevano garantito che i talebani sarebbero tornati al potere con una mentalità più tollerante e aperta, quando invece quelli stanno semplicemente riprendendo da dove avevano interrotto (anche per quanto riguarda l’oppio).

La questione è che nessuno è così ingenuo (almeno si spera!) da credere ancora alla favole delle guerre umanitarie: gli americani per uscire dall’impasse ideologica hanno fatto del relativismo una sorta di dottrina di stato e molto probabilmente tra poco ne usufruiranno per produrre paper atti ad attestare una diminuzione delle lapidazioni “illegali” tramite il ripristino ufficiale.

Ad ogni modo, il leader supremo dei talebani, Hibatullah Akhundzada, ha risposto alle critiche affermando che chi definisce “una violazione dei diritti delle donne” la lapidazione e la fustigazione per adulterio perché “sarebbero in conflitto con i principi democratici”, è un “rappresentante di Satana”, mentre i talebani rappresentano Allah. Infine ha concluso ricordando che la presa di Kabul non è il compimento della riconquista del Paese, ma solo l’inizio. Mi sembra che tutto quadri alla perfezione.

One thought on “I talebani ripristinano la lapidazione delle adultere

  1. Sono passati diversi anni dal 2001 quindi forse mi ricordo male io, ma se non mi sbaglio quando fu annunciato che gli americani sarebbero andati in Afghanistan erano partite le varie manifestazioni per la pace, caroselli e girotondi (con o senza maglioncino di cachemire, pardòn, Kashmir), con le onnipresenti bandiere arcobaleno alle finestre (e che allora ancora presentavano la scritta “pace” al centro).
    Il mantra era “Gnoooo gli americani a casa loro, gnoooooo”
    Ora, dopo 20 anni, gli americani sono andati e gli stessi che all’epoca non volevano che andassero in Afghanistan si mettono a piagnucolare che sarebbero dovuti rimanere a “difendere i diritti delle donne”?
    Che poi pure io in primis preferirei un blando stato “liberale” ad un regime talebano, però questo davvero dimostra che chi fa i girotondi in strada probabilmente ha pure un singolo neurone in testa che fa il girotondo da solo.
    Ovviamente la memoria storica degli italiani si è ridotta a quello che ha detto il tiggì la sera prima, e per i “modelli” più avanzati di replicanti-NPC alle ultimissime direttive del Partito emesse su Facebook, Instagram, TikTok e/o Twitter (detto X), pertanto non ci sarà nessuno che si porrà un qualche problema relativo all’ennesimo e ridicolo “contrordine compagni”.

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