L’Anti-Defamation League, la celebre e potentissima associazione americana dedita alla lotta contro l’antisemitismo, ha appena inserito il taglio al scodella nella sua lista dei “simboli dell’odio online”, assieme al “gesto dell’ok”.
«Dopo l’attacco del 2015 del suprematista bianco Dylann Roof a una chiesa episcopale metodista africana di Charleston (Carolina del Sud), molti suprematisti bianchi hanno cercato di prendere le distanze dall’attacco o di affermare che si trattava di un false flag per giustificare la repressione nei loro confronti. Dal 2017 tuttavia un numero crescente di suprematisti bianchi, perlopiù giovani, ha iniziato non solo ad approvare l’attacco di Roof, ma a esaltare il perpetratore come un eroe o addirittura un “santo”.
I sostenitori di Roof usano spesso il caratteristico taglio a scodella come manifestazione della propria simpatia nei suoi confronti. Ciò include l’uso della parola bowl (scodella) in giochi di parole come Bowltrash o The Final Bowlution, oppure per riferirsi a se stessi come Bowl Gang o Bowlwaffen Division. Talvolta utilizzano anche espressioni in codice come Take the bowl pill, o frasi come “portami in chiesa” per sostenere in modo celato la strage.
I seguaci di Roof condividono anche meme sul loro paladino, comprese sue raffigurazioni nelle vesti di santo. Ancora più comuni sono i meme con il taglio “alla Roof”, anche apposto digitalmente sulla testa di altre persone. In una immagine molto condivisa, il taglio di capelli è stato impresso su una insegna divisionale simile a quelle usata dalle Waffen-SS.
Assassini suprematisti bianchi più recenti come Robert Bowers, che ha aperto il fuoco in una sinagoga di Pittsburgh nell’ottobre 2018, o Brenton Tarrant, il suprematista bianco australiano che ha assaltato una moschea in Nuova Zelanda nel marzo 2019, hanno attirato l’attenzione dei divulgatori di meme suprematisti bianchi».