La madre di Joe Biden stramalediva gli inglesi

Si dice che la madre di Joe Biden odiasse così tanto gli inglesi da intimare al figlio di non inchinarsi alla regina qualora l’avesse incontrata. L’attuale presidente americano ha incontrato per la prima volta Elisabetta II da giovane senatore nel 1982, tuttavia nel 2013, proprio mentre stava partendo per l’aeroporto verso il Regno Unito, ha ricordato in un discorso come sua madre gli avesse telefonato con precise istruzioni: “Joey, sii educato ma non baciarle l’anello”.

In quell’occasione Biden riferì anche che la madre gli intimò ancora di “non inchinarsi”, aggiungendo: “Ricorda Joey, sei un Biden. Nessuno è migliore di te. Non sei migliore di nessun altro, ma nessuno è migliore di te”. Non è noto se Biden abbia seguito il consiglio di sua madre per i precedenti meeting, ma è un fatto che non si sia inchinato incontrandola per la prima volta come Presidente nel giugno dell’anno scorso.

Biden ha anche raccontato che sua madre Catherine Eugenia Finnegan Biden, conosciuta come Jean, odiasse così tanto l’Inghilterra da scegliere di dormire sul pavimento piuttosto che in un letto di un albergo dove una volta aveva alloggiato la regina.

La sceneggiatrice televisiva britannica Georgia Pritchett riporta nella sua autobiografia (My Mess Is a Bit of a Life, pubblicata nel 2021) che durante un colloquio nel 2013 con Biden alla Casa Bianca l’allora vicepresidente si mise a parlare a ruota libera dell’Ucraina, rischiando di rivelare informazioni segrete sugli aiuti a Kiev, fino a che lo staff presidenziale non la invitò a cambiare argomento; ed ecco che emersero degli aneddoti interessanti:

«Dopo che si è accorto del fatto che fossi inglese, per cambiare argomento si è messo a parlare di quanto sua madre odiasse gli inglesi. I suoi genitori erano irlandesi e lei aveva scritto diverse poesie dedicate al suo odio per l’Inghilterra. È andato a cercarle ed è tornato con centinaia di poesie che parlano di Dio che deve punire gli inglesi e far piovere sangue sulle nostre teste. Mi disse anche che quando sua madre aveva visitato il Regno Unito aveva alloggiato in un hotel dove una volta aveva soggiornato anche la regina. Era così sconvolta dalla notizia che decise di dormire per terra tutta la notte, piuttosto che rischiare di riposare nello stesso posto in cui avesse dormito la regina. Ammiro chiunque frapponga i propri principi tra se stesso e un comodo giaciglio».

Tuttavia, nonostante tutto questo odio per la Perfida Albione, Biden dopo aver incontrato Elisabetta II in qualità di Presidente ha voluto paragonarla alla madre: “Non credo che [la regina] possa offendersi se dico che mi ha ricordato mia madre, per il suo aspetto e la sua generosità”.

Jean Biden era una devota cattolica, madre di quattro figli, ed è stata lei ad aiutare il futuro Presidente a superare la balbuzie durante la sua infanzia. È morta nel 2010 all’età di 92 anni, dopo aver sostenuto il figlio per tutta la sua vita (anche se rimase sempre convinta che la politica avrebbe rovinato la sua reputazione di avvocato).

La Casa Bianca non ha commentato l’antipatia della madre del Presidente verso “gli inglesi”, ma Biden ha ammesso che i vecchi pregiudizi sono duri a morire tra gli irlandesi. I suoi antenati partirono per l’America al culmine della Grande carestia negli anni 1840 e 1850, quando gli effetti devastanti della peronospora delle patate furono esacerbati dalla politica economica del governo britannico.

Il presidente durante un discorso alle truppe dell’anno scorso ha persino citato dei versi di Yeats dedicati alla rivolta irlandese della Pasqua del 1916 contro il dominio britannico (All changed, changed utterly: A terrible beauty is born).

Il bisnonno di Biden, Edward Blewitt, era membro della famigerata Molly Maguires, una società segreta di immigrati irlandesi che si rese colpevole di una serie di attentati, omicidi e sabotaggi ai danni delle forze dell’ordine e dei proprietari delle miniere.

L’anno scorso, in un saluto al gala annuale della Glucksman Ireland House della New York University, Joe Biden si è così rivolto all’associazione di discendenti dell’Isola di smeraldo:

«Cari amici, mi rivolgo a voi come discendente […] di una famiglia irlandese americana la quale ha infuso in me un senso di orgoglio che rappresenta entrambi i continenti, un cuore e un’anima che traggono dal nuovo e dell’antico un orgoglio di comunità, di fede e, soprattutto, di famiglia.
Dopo tutti questi anni, vi scrivo da una Casa Bianca presidiata da un irlandese, in una nazione per cui il sangue irlandese è stato versato in nome della rivoluzione, dell’indipendenza e della salvaguardia dell’unione. E il ponte tra le due nazioni va da una riva all’altra, diventando sempre più ampio e necessario col passare degli anni. Legati dalla tradizione e dall’estro, uniti dalle nostre storie, abbiamo nostalgia del futuro. Oggi come ieri».

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