Netflix nel 2023 ha prodotto un documentario, disponibile ora anche in versione italiana, sulla “comunità queer” che animò la vita notturna (e anche diurna) della Repubblica di Weimar alla fine degli anni ’20 del secolo scorso.
Il documentario, intitolato Eldoardo. Alles, was die Nazis hassen (in italiano Eldorado – Il nightclub odiato dai nazisti) è stato scritto e diretto da due ebrei (Benjamin Cantu e Felix Kriegsheimm) e prodotto dalla tedesca (in senso lato) Thursday Company.
Così la piattaforma americana presenta l’opera:
«Il documentario utilizza commoventi filmati d’archivio per mostrare il breve periodo di massimo splendore della prima comunità queer al mondo alla fine degli anni ’20 a Berlino. Il fulcro della scena gay, lesbica e trans* dell’epoca era l’Eldorado nel quartiere di Schöneberg. I visitatori da tutte le parti del mondo potevano scoprire laggiù lo spirito di libertà sessuale tipico della scena berlinese dell’epoca.
[…] Come nessun’altra locale, l’Eldorado entusiasmò gli ospiti più disparati con i suoi spettacoli fino all’inizio degli anni ’30. Magnus Hirschfeld visitava spesso il club, così come Marlene Dietrich e i nazionalsocialisti di alto rango».
Ci sono poi le testimonianze del regista, dello sceneggiatore e di qualche “storico trans” che tralascio. Per rispondere basterebbe quel meme che dice “e poi tutto ad un tratto sono arrivati i nazisti” o roba del genere: ma non vorrei replicare così seriamente scomodando la memetica, perciò mi limito a segnalare un altro documentario, Berlin – Metropolis of Crime 1918-33 che pur essendo mainstream se non altro cerca di sfuggire alla puerile dicotomia ghei belli nazi brutti, che alla fin fine non so nemmeno quanto convenga a queste checche pazze letteralmente impegnate ad arredare la famigerata “anticamera del nazismo”.