Questi ribelli Houthi son piuttosto cazzuti

Washington ha ordinato un’operazione contro i cosiddetti “ribelli Houthi” (riprendo la traslitterazione dall’inglese di al-Huthiyun, ormai accettata a livello internazionale), e naturalmente Roma si è dovuta accodare all’istante, inviando nel Mar Rosso la fregata Virginio Fasan per respingere gli attacchi alle navi mercantili.

La motivazione ufficiale data dal Ministro della Difesa italiano è che bisogna intervenire per evitare “un impatto pesante sull’inflazione” garantendo la sicurezza dei trasporti di merci. Risum teneatis, amici? L’alleanza navale, alla quale partecipano anche Inghilterra, Francia e -in qualità di unica nazione islamica- il Bahrein (mentre l’Arabia Saudita si è defilata per non vanificare gli sforzi diplomatici di questi anni in vista di un accordo) è stata definita dai “ribelli” come ridicolo, perché loro intendevano colpire solo navi israeliane o dirette verso Israele.

Ora tuttavia, grazie al governissimo Meloni, anche le navi italiane o dirette verso l’Italia entreranno nel mirino degli Houthi (ed è chiaro che la decisione di intervenire non passerà dal Parlamento, come al solito). Perlomeno gli Stati Uniti hanno avanzato non solo ragioni commerciali ma anche geopolitiche legati ai rapporti tra i “ribelli” yemeniti e Teheran. Di certo il cambiamento di rotta sta causando delle ripercussioni a livello di prezzi (si parla di un un aumento dei costi di trasporto di oltre il 10%, che influiscono principalmente sulle quotazioni di petrolio e gas), ma solitamente l’opzione militare si dovrebbe giocare per altri motivi: è evidente però che quando c’è di mezzo la sicurezza di Israele, l’Occidente è disposto veramente a tutto.

Ad ogni modo, ciò che muove davvero al riso in tutta la faccenda è che per anni i media occidentali hanno dipinto gli Houthi come una sorta di tribù spuntata dal deserto per tirare qualche lancia ad altri carvernicoli. L’interesse nel rappresentarli in tal guisa era probabilmente legato al ridurre la minaccia rappresentata da questi “barbari” dalla coalizione progovernativa guidata dall’Arabia Saudita. Adesso tuttavia si scopre che i “ribelli Houthi” sono un esercito ben organizzato e dotato di armi modernissime, in grado di esercitare un’influenza non indifferente nell’area. E, come bonus, tra poco diventeranno anche nemici ufficiali dell’Italia.

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