Qualche settimana fa un gruppo di generali francesi ha fatto notizia per aver inviato una lettera aperta a Macron nella quale si invocava tra le righe un golpe militare per salvare il Paese dalla guerra civile.
Appello dei generali a Macron: la Francia rischia la guerra civile
Ora un altro gruppo di soldati ha appena scritto una nuova lettera aperta al Presidente, denunciando la “guerra civile” (nel frattempo già in corso) scaturita dopo tutte le “concessioni” fatte all’islamismo.
La lettera, pubblicata ancora sulla rivista conservatrice Valeurs Actuelles, a differenza della precedente era a sottoscrizione aperta e in pochi giorni ore ha raccolto circa 250mila firme.
Gli autori della lettera si definiscono “soldati francesi in servizio attivo”, appartenenti alla generazione più giovane, quella che la stampa chiama “la generazione del fuoco” (la génération du feu), per aver partecipato ai conflitti internazionali più recenti: “Siamo uomini e donne, soldati attivi, di tutti i ranghi, di tutte le opinioni, amiamo tutti il nostro Paese. E sebbene non possiamo, per legge, esprimerci con il volto scoperto, è ugualmente impossibile per noi rimanere in silenzio ”, si legge nella lettera.
La lettera accusa il presidente Macron di aver fatto “concessioni” all’islamismo sul suolo francese, mentre l’esercito versava il sangue per combatterlo in Afghanistan, Mali, Repubblica Centrafricana.
Tra i firmatari originari c’è anche chi afferma di aver preso parte all’operazione Sentinelle, lanciata dopo i devastanti attacchi terroristici di Charlie Hebdo del 2015, e di aver scoperto l’esistenza di comunità etno-religiose in Francia completamente separate dal resto del Paese. Per tali enclavi “la Francia non è che un bersaglio di sarcasmo, disprezzo e persino odio”.
La lettera prosegue: “Proprio perché siamo apolitici nelle nostre valutazioni della situazione, possiamo offrire osservazioni ‘professionali’. Perché abbiamo assistito a tale decadenza in molte nazioni in crisi. Essa precede il crollo. Annuncia caos e violenza e, contrariamente a quanto si afferma, caos e violenza non verranno da un pronunciamento militare ma da una insurrezione civile”.
Infine, essa si conclude con un appello all’azione: Agissez, Mesdames et Messieurs, per la sopravvivenza della Francia.