Israele propone all’Egitto di accogliere i rifugiati palestinesi in cambio della cancellazione del debito con la Banca Mondiale

(YNET, 31 ottobre 2023) – Israele sta cercando di fare pressione sul presidente egiziano al-Sisi affinché accetti i rifugiati dalla Striscia di Gaza. Netanyahu ha tenuto colloqui con i leader mondiali e ha chiesto loro di cercare di convincerlo, e a Gerusalemme hanno avanzato una nuova proposta: che la Banca Mondiale cancelli un grosso debito finanziario del Cairo. Due settimane fa il presidente egiziano aveva dichiarato che non avrebbe accettato i profughi: “Israele porti i profughi nel Negev”.

Israele sta cercando di fare pressione sul presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi affinché accolga i rifugiati dalla Striscia di Gaza, avanzando una nuova proposta: la Banca Mondiale cancellerà l’ingente debito finanziario dell’Egitto, se in cambio il Paese farà un passo avanti in tal senso.

Recentemente, Israele si è rivolto anche ai leader internazionali chiedendo loro di cercare di convincere il presidente egiziano ad accettare i rifugiati nel Sinai. Al-Sisi si oppone e, da parte sua, ha anche affermato che Israele dovrebbe accoglierli nel Negev. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha chiesto ai leader di convincere gli egiziani, poiché questa è la soluzione migliore. Un’altra idea che verrà esaminata è l’evacuazione dei palestinesi feriti e la creazione di un ospedale da campo in Egitto.

L’Egitto, da parte sua, teme che moltitudini di rifugiati cerchino di forzare il valico di Rafah. Il consigliere americano per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha dichiarato ieri che Hamas, tra le altre cose, sta impedendo la partenza di circa 600 cittadini americani che si trovano a Gaza “avanzando una serie di richieste”.

Al-Sisi ha dichiarato due settimane fa che il popolo egiziano si opporrà fermamente all’arrivo dei profughi palestinesi dalla Striscia di Gaza alla penisola del Sinai. Egli ha avvertito che una simile mossa trasformerebbe il Sinai in un centro da cui verranno lanciati attacchi contro Israele e che l’Egitto diventerebbe una base per operazioni terroristiche. In una conferenza stampa al Cairo insieme al cancelliere tedesco Olaf Schulz, Al-Sisi ha affermato che la Striscia di Gaza è effettivamente sotto il controllo israeliano e ha suggerito che i palestinesi vengano evacuati nel Negev “fino a quando non avranno affrontato gli estremisti” di Hamas.

Nella Striscia di Gaza vivono circa 2,4 milioni di palestinesi. All’inizio della guerra molti di loro si sono riversati verso il valico di Rafah, che era ancora chiuso. L’Egitto si oppone al fatto che i palestinesi raggiungano il suo territorio provocando una crisi. “Ciò che sta accadendo ora a Gaza è un tentativo di costringere i suoi abitanti a rifugiarsi e ad immigrare in Egitto, e noi non possiamo accettarlo”, ha sottolineato al-Sisi.

Ha aggiunto: “L’Egitto si oppone a qualsiasi tentativo di risolvere la questione palestinese con mezzi militari o attraverso lo sfollamento forzato dei palestinesi dalle loro terre, o quasliasi altra soluzione attutate a spese dei Paesi della regione”. Al-Sisi ha detto che milioni di cittadini egiziani sono pronti a scendere in piazza contro lo sfollamento degli abitanti di Gaza nel Sinai.

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