Commenti di G. C.
Sotto il profilo mediatico, “Santa” Greta funziona abbastanza bene proprio perché è una figura compiutamente religiosa in un mondo che, da tempo, cerca in queste cose veri e propri succedanei del sacro. È, in sostanza, una profetessa apocalittica che chiama teoricamente le genti di tutto il mondo (ma in realtà solo gli occidentali, altrimenti risulterebbe antipatica) al pentimento e al sacrificio espiatorio. Chiede a tutti e a ciascuno di sgozzare il capro del proprio stile di vita per offrirne le carni ai sacerdoti laici dell’economia green. Altrimenti, non Dio ma Gaia sfogherà la sua ira sugli umani.
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Greta Thunberg sembra un personaggio uscito dalla penna di George Orwell. Ormai le democrazie occidentali pretendono masse permanentemente mobilitate come nei sistemi totalitari, sebbene la mobilitazione richiesta altro non sia, a guardar bene, che passività e obbedienza assoluta.
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In suo nome, il ceto medio occidentale verrà stratassato e costretto a ricomprare tutto ciò che ha in versione ecologica. I miliardari filantropi si fregano le mani. Belli i tempi in cui i leviti si accontentavano della decima sul raccolto: i sacerdoti green di oggi vogliono tutto.
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I baizuo non debbono far nulla: solo plaudire lo tsunami di regolamentazioni e tassazioni green che da settembre in avanti i parlamenti occidentali approveranno una dopo l’altra e all’unanimità. Vedrai che “Ce lo chiede Greta” sarà il nuovo “Ce lo chiede l’Europa”. All’aereo non dovrà rinunciare nessuno, ma tutti dovranno pagare qualcosa di più, che si intascheranno i leviti green.
Commenti di L.M.
Greta funzione perché è una sorta di “angelo” asessuato, se vogliamo un cyborg che va bene a tutti.
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La campagna è stata costruita solo sull’emotività e su una determinata fascia della popolazione occidentale, che ha i suoi asti interni e le sue paranoie. Penso che chi senta parlare di Greta a Calcutta prenda la cosa come l’ennesima stravaganza occidentale.
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Nello scegliere il giusto testimonial, hanno dovuto tener conto dei vari sentimenti di odio intrasociale. Caratteristiche troppo sessuate, in un modo o nell’altro, la avrebbero resa invisa al target di riferimento: millennial profondamente nichilisti ma che allo stesso tempo cercano una “religione”, un qualcosa che dia senso alle loro giornate, tipo rompere il cazzo a qualcuno che accende un falò in spiaggia, perché “ehi, non hai sentito quello che dice santa Greta da Svedistan?” In generale i millennial sono stati “programmati” a vedere di cattivo occhio le caratteristiche sessuate: la mascolinità è tutta tossica e la femminilità è da riscrivere e potenziare. Una ragazza-cyborg-crociato è perfetta come testimonial.
Commento di L.V.
La trovo simpatica in tutto, specie nelle cose più orride. Ci chiede di rinunciare a ciò che non abbiamo e non avremo; viene a dirci che le promesse di una vita di consumi minimamente gradevoli fanno male a madre natura, quando era già chiaro dieci anni fa che non avremmo comunque avuto accesso al banchetto e non per ragioni ambientaliste.