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Immagini molto crude… terribili… Comunque, una cosa che davvero invidio ai giapponesi è il fatto di essere riusciti a creare, più nei secoli passati che nel XX secolo, degli spazi in cui sacro, natura, e profano si incontrano in modo così armonioso. Da noi è difficile fare coesistere anche solo 2 di questi elementi, figuriamoci tutti e 3.
Indubbiamente alla base ci sono due religioni, e soprattutto due concezioni del mondo diverse. Però non riesco a fare a meno di pensare, con molto rammarico, come un’esperienza che per un giapponese può essere banale (anche se indubbiamente piacevole), cioè una passeggiata in un bel parco, con una visita al tempio e un pranzo veloce con un po’ di takoyaki e una coca cola ghiacciata, rimanga qualcosa di impraticabile in Italia.
Poi se vogliamo parlare della qualità della vita di chi lavora 12 ore al giorno in un ufficio a Tokyo per poi tornare a casa in tarda serata in un appartamento di 15mq, questa è ovviamente un’altra storia.