90 percent of ocean plastic waste comes from Asia and Africa
(Kay Vandette, “Earth”, 3 luglio 2018; articolo rimosso dal portale ma ripreso anche da qualche sito italiano)
È stato calcolato che circa otto milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli oceani di tutto il mondo, ma ora un nuovo studio dimostra che il 90% di esso può essere ricondotto a dieci grandi fiumi dell’Asia e dell’Africa.
Il problema mondiale della plastica si è rapidamente trasformato in emergenza e attualmente negli oceani si trovano circa cinquemila miliardi di chili di questo materiale.
Le principali iniziative per rimuovere la plastica dagli oceani lasciano ancora il tempo che trovano, così i ricercatori del Centro Helmholtz per la Ricerca Ambientale in Germania hanno condotto uno studio per individuare la fonte dell’inquinamento da plastica negli oceani.
I risultati, pubblicati sulla rivista “Environmental Science & Technology”, mostrano che diminuendo l’inquinamento nei fiumi Yangtze e Gange, la quantità di plastica che finisce nell’oceano ogni anno potrebbe ridursi della metà. Secondo lo studio, risalire alla fonte dell’inquinamento è uno dei modi migliori per superare la crisi.
“Una cosa è certa: questa situazione non può continuare”, ha dichiarato al “Daily Mail” Christian Schmidt, idrogeologo dell’Helmholtz, “ma dal momento che è impossibile ripulire i detriti di plastica che si trovano già negli oceani, dobbiamo prendere provvedimenti e ridurre l’immissione di plastica in modo rapido ed efficiente”.
Per scoprire i maggiori inquinatori dell’oceano, i ricercatori hanno esaminato i dati di 79 siti di campionamento lungo 57 fiumi. Il “peggiore” è il fiume Yangtze in Cina, che ogni anno immette un milione e mezzo di tonnellate di plastica al Mar Giallo.
Non è ancora chiaro come la plastica dei fiumi finisca nell’oceano, ma è inconfutabile che i fiumi siano i maggiori conduttori di rifiuti e lo studio aiuta a far luce su questo problema.
“Sono solo dieci i principali fiumi che trasportano l’88-95 percento della plastica nei mari di tutto il mondo”, ha detto Schmidt al Daily Mail. “I fiumi con i più alti carichi di plastica stimati sono caratterizzati da un’alta popolazione – ad esempio lo Yangtze con oltre mezzo miliardo di persone”.
Uno dei motivi per cui la pulizia degli oceani è così difficile dipende dalla presenza delle microplastiche in tutti i principali mari e fiumi, le quali causano gravi danni alla fauna marina che li ingerisce accidentalmente.
I ricercatori perciò suggeriscono di concentrare gli sforzi sulla riduzione della plastica “alla fonte” (dei fiumi).
Sicuramente è colpa dei turisti.
Maschi, bianchi ed etero.
Cristiani.
“Paesi in via di sviluppo”, ovvero, come “dare le perle ai porci”.