Il governo brasiliano non tenterà di ostacolare la cinese Huawei dalle aste per la rete 5G previste per giugno, ha riferito il quotidiano Estado de S. Paulo. I possibili affari, oltre che il cambio di potere a Washington, hanno portato Bolsonaro a fare un passo indietro nei confronti di Pechino e far rientrare la recente crisi diplomatica.
Fino al mese scorso, fonti governative affermavano che il Presidente brasiliano stesse cercando un modo legale per escludere la compagnia cinese dal bando, seguendo la stessa linea di Trump (per esempio sollevando dubbi su un’eventuale azione di spionaggio da parte dell’azienda a favore del Partito Comunista Cinese). Essendo tuttavia la Cina il principale partner commerciale del Brasile e Huawei una delle aziende più competitive sul mercato internazionale, Bolsonaro si è trovato ad affrontare la fronda dell’industria brasiliana, oltre che del suo stesso governo, a partire dal vicepresidente Hamilton Mourão.
L’Estadão ha citato proprio Mourão, secondo il quale tutte le aziende che adempiono ai regolamenti in merito al rispetto della sovranità nazionale e alla protezione dei dati in Brasile potranno fornire apparecchiature 5G al Paese.