Prevedere il futuro grazie alla sapienza complottistica

Persino il vostro Mister Totalitarismo, nelle vesti di semplice fruitore di cronaca, è rimasto non poco colpito dalla “profezia” di tale Salvatore Baiardo (figura ambigua che si potrebbe definire, prendendo a prestito l’espressione dalle gazzette, “uomo di fiducia della Famiglia Graviano“) in un’intervista del novembre 2022 a Massimo Giletti per la trasmissione “Non è l’Arena”, nella quale costui annunciava come imminente la cattura di Matteo Messina Denaro (evento che si sarebbe verificato poche settimane dopo), dimostrando di essere al corrente delle condizioni di salute dell’ultimo boss del clan dei Corleonesi e alludendo a un proseguimento della trattativa Stato-mafia da parte dell’attuale governo (nella prospettiva dell’abolizione del cosiddetto “ergastolo ostativo”, cioè carcere senza alcun beneficio per i mafiosi che non si pentono, o addirittura del 41-bis) tramite il “regalino” di una consegna sua sponte alle autorità.

Il buon Giletti, dopo l’arresto di Messina Denaro, ha incontrato nuovamente il Baiardo, ma non solo non è riuscito a fargli rivelare sue fonti (se non che esse sarebbero “palermitane”), anzi, interrompendo continuamente l’intervistato (che aveva comunque voglia di esprimersi seppur tramite allusioni ed enigmi), si è rivelato incapace di raddoppiare il suo scoop. Come se non bastasse, il conduttore è giunto quasi a smontare il “colpo” (con una certa onestà intellettuale, bisogna riconoscerglielo), insinuando che il “profeta della mala” si sarebbe fatto imbeccare da qualcuno per intorbidare le acque: “Chi è che le ha fatto chiamare Giletti? […] E se invece lei, sapendo che i Ros erano vicini a catturarlo, venga mandato da qualcuno di Palermo a dire ‘vabbè, sai cosa faccio, sporco questa ipotetica cattura, che arriverà presto, dicendo che siamo noi mafiosi a far fare la cattura’. Potrebbe essere una strategia”.

A dirla tutta, non mi interessa discutere tanto del caso in sé (sul quale per giunta una vasta area solitamente allergica al gombloddo, vuoi anche per opportunismo, si è espressa da una prospettiva dietrologica), quanto affrontare più in generale l’annosa questione dell’impossibilità di “prevedere” alcunché, in specie nell’ambito del politico. Sarebbe banale alludere alla famigerata “sindrome di Cassandra”, ma chi di solito si diletta nel profetare sul futuro (e le profezie, sempre in ambito politico, sono naturaliter catastrofiche) rischia puntualmente di farsi travolgere dalle two tragedies di cui parlava Oscar Wilde (“Non ottenere ciò che si vuole o ottenerlo”), proprio perché a quanto pare le profezie più azzeccate sono quelle che non si possono spiegare (sussiste forse lo spazio per avanzare un “Complesso di Nostradamus”?).

Insomma, le sparate imbroccate nel campo delle humanitas sono un terno al lotto, a volte letteralmente, nel senso che in molti casi esse si rilevano pure botte di fortuna mascherate da scienza. Per restare in tema (e poi passare ad altro), è pacifico affermare che persino il più infimo dei commentatori avrebbe potuto prevedere un “arresto eccellente” nei primi mesi di un governo appena insediatosi, partendo da presupposti obiettivamente “complottistici”, e cioè che sussisterebbe una “trattativa Stato-mafia” condotta con strumenti che al di fuori di tale prospettiva in verità sarebbero politicamente legittimi, come i rilievi di incostituzionalità del “carcere duro” (non è colpa dei “buonisti” se la nostra Costituzione -la più bella del mondo?- ammette la “rieducazione del condannato”).

Per quel che mi riguarda, devo ammettere che questo è uno dei tanti ballon d’essai che lancio ogni qualvolta assisto all’insediamento di un nuovo esecutivo: “Guardate che ora arrestano un superlatitante”. Tuttavia, si tratta di una deduzione che parte da presupposti sbagliati, nel senso che prima di andare a ricontrollare su Wikipedia ero convinto che Riina fosse stato catturato non appena giunto Ciampi al potere, mentre Provenzano pochi attimi dopo che Prodi avesse ottenuto la fiducia nel 2006. Invece entrambi gli episodi si sono verificati rispettivamente alla fine dei governi Amato I e Berlusconi III. Dunque se per una volta avessi indovinato, sarebbe stata un’intuizione inspiegabile in modo razionale (a meno di non chiamare in causa l’Effetto Mandela, lol).

Tornando ad attualità ormai inattuali, anche il più zelante dei “cospirazionisti” difficilmente avrebbe potuto immaginare quanto accaduto nel 2020: tanto per dire, pure il famigerato Event 201 imbastito dalla Fondazione Gates (una simulazione di una pandemia da coronavirus risalente a ottobre 2019…) è stato spassionatamente richiamato solo a posteriori. E già questo dato complica la faccenda, perché se almeno un post di fine 2019 avesse strologato sulle due righe con cui l’Ansa annunciava “livestream ed esercitazione su pandemie” il 17/11/2019, forse avremmo potuto concedere alle Cassandre la virtù di un intuito e un’attenzione mirabili. Col senno di poi, è invece agevole ricostruire la storia come se fosse un incubo dal quale svegliarsi continuando ugualmente a sonnecchiare.

In tutta franchezza, non avrei mai immaginato che si sarebbe giunti a lockdown e Green Pass per una pandemia che al principio sembrava circondata dal medesimo ingiustificato allarmismo caratteristico delle suine e delle aviarie degli anni ’00 del XXI secolo. Tuttavia, da una prospettiva politica (o metapolitica) si poteva almeno intuire che il “vaccinismo”, divenuto emblema della nuova sinistra liberal occidentale, avrebbe condizionato le risposte dei vari organismi nazionali e internazionali a qualsiasi “imprevisto”. Sono però discorsi troppo vaghi e strampalati e avendo iniziato il 2023 all’insegna del complottismo, è a questa disciplina che voglio attenermi.

Vi redpillo perciò con la mia profezia inespressa dell’epoca: ricordo che a gennaio 2020 il TG Regionale della Lombardia mandò in onda per giorni le riprese di cittadini bergamaschi che si facevano vaccinare contro la meningite per ogniddove (nelle scuole, negli stadi, nei supermercati – non sto scherzando, trovate i resconti sul web). Di fronte a questi servizi avevo esclamato (*me stesso come unico testimone*), “Beh, se i bergamaschi tra poco cominceranno a morire in massa, allora sarà un punto a favore dei no-vax”. Una stronzata megagalattica (nonostante l’ambiguità una risposta francamente esagerata per una malattia la cui incidenza è praticamente nulla), che però avrebbe lasciato il segno tra i gruppi boomer su Whatsapp e gli scismatici meluzziani, se solo l’avessi postata (perché sono così fottutamente moderato?).

A volte però le ho azzeccate (sempre nel cuuuuore del mio cuuuuore) in maniera meno patafisica e scoreggiona: per esempio, nel settembre del 2015, leggendo una intervista al “Corriere della Sera” di tale David Thomson (giornalista francese di origine britannica, anche se probabilmente alla nazionalità andrebbe aggiunta qualche parentesi in più) che con qualche mese di anticipo preannunciava ore rotundo gli attentati islamici (no triple parentesi pliz) in terra transalpina: “Le autorità francesi si attendono un attentato di grande portata, giudicato purtroppo inevitabile. Prima o poi accadrà, nonostante tutti gli sforzi per scongiurarlo. […] Il Paese sarà vittima dell’attacco su larga scala che tutti si aspettano”. Cazzarola, lo avevo detto, lo avevo detto (ancora *me stesso come unico testimone*): “Se un tizio così ammanicato disce ’sta roba vor di’ che ne ’a patria de’ froscioni se faranno li fochi d’artifiscio aho”), e a testimonianza della mia veracità vi linko il pezzo con cui mascheravo er bruciore de culo per non averne parlato un secondo prima (avevo fatto pure la versione francese, mange tes morts).

In ambito frocese, non sono il solo convinto che tutto quel che di brutto accade nel mondo sia deciso da eminenze grigie, se persino un personaggio mainstream (anche oltralpe usano l’espressione) come Jean-Luc Mélenchon durante l’ultima campagna elettorale preannunciò un “autoattentato” organizzato da chissà chi allo scopo di influenzare l’esito delle elezioni del 2022 (senza ovviamente specificare se i finti terroristi avrebbero parteggiato per Le Pen o Macron). Poi non è successo nulla, ma se sei sinistrorso puoi credere in tutti i complotti che desideri e passarla sempre liscia.

I casi che potrei portare sono innumerevoli, ma per chiudere ricordo quando un amico mi segnalò che con un pezzo del luglio 2016 avevo quasi predetto in anticipo di circa due settimane il golpe che si sarebbe verificato in Turchia: in realtà, anche qui, qualsiasi giornalista intellettualmente onesto si sarebbe potuto accorgere dei rivolgimenti attorno alla figura Erdoğan, ma dalle nostri parti erano tutti talmente impegnati a odiarlo da giungere infine a fabbricare il complotto sul complotto, cioè far passare un classico della storia turca (golpe militare “democratico”) come una pura invenzione del Sultano per farsi l’autoattentato (e questa è gente che sostiene che siamo stati sulla Luna e che le Torri Gemelle le ha tirate giù Bin Laden!).

Potrei anche ricordare alcuni miei interventi social risalenti ai primi anni ’10 del XXI secolo (epoca in cui usavo Facebook per propagandare il lefebvrianesimo), nei quali identificavo Habemus Papam di Nanni Moretti come una psy-op contro Bendetto XVI e raccontavo di sogni inquietanti riguardo l’allora pontefice (nei quali perdeva gli occhi o si scioglieva di fronte ai fedeli). Più concretamente, mi resi conto che qualcosa non andava quando, alla fine del 2012, feci appena in tempo ad acquistare online un biglietto per i Musei Vaticani prima che venissero bloccati tutti i pagamenti elettronici nello Stato Pontificio, con l’astrusa motivazione dell'”antiriciclaggio”. All’epoca mi parve incredibile che non venisse dato alcun risalto alla notizia sui media nazionali e internazionali; però, sempre in virtù dell’esiziale senno di poi, la vicenda divenne poco dopo un leitmotiv dei complottisti pro-Ratzinger che effettivamente potevano speculare sulla coincidenza che Deutsche Bank avesse consentito nuovamente il pagamento elettronico all’interno delle mura leonine un giorno dopo l’abdicazione di Papa Benedetto.

È forse giunto il momento di fare qualche previsione sul futuro? Sì, ma cosa potrei dirvi… non ho nemmeno predetto la Terza Guerra Mondiale! Posso solo fare previsioni riguardo al nobile giuoco del lotto (e non dimenticate che anni fa suggerì la creazione di un sito fake retrodatando le previsioni cabalistiche per spennare i gonzi), oppure ricordavi che Keanu Reeves si suiciderà presto, che ci sarà un mega auto attentato annunciato tra gli anni ’80 e i ’90 dai film di Hollywood, e che scoppierà finalmente un conflitto termonucleare nel quale periremo tutti (BWAHAHAHAHAHA).

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